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HABITAT E FAUNA

L’Ufficio Ambiente di FERA segue il progetto dall’inizio, preoccupandosi di individuare e di escludere le aree pregevoli (Rete Natura 2000).
La scelta del sito è quindi subordinata a Natura 2000, la rete ecologica diffusa su tutto il territorio dell’Unione Europea ed istituita ai sensi della Direttiva 92/43/CEE “Habitat” per garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari a livello comunitario (dal sito del Ministero dell’Ambiente)

L’analisi della ventosità (studi anemometrici) viene avviata solo su aree idonee e viene condotta con software specifici che consentono rilievi precisi e costanti. Grazie agli studi anemometrici, FERA ha individuato siti con eccellente ventosità, ottimali per l’installazione. I dati di produzione di tutti gli impianti installati sono in linea con le previsioni della fase di progettazione.

Sui siti in sviluppo, l’Ufficio Ambiente effettua almeno un anno di monitoraggio dell’avifauna (uccelli) e della chirotterofauna (pipistrelli), anche se non specificamente richiesto dalla Regione. I monitoraggi proseguono anche dopo la realizzazione del parco per valutare l’effettivo impatto dell’opera, principalmente sui volatili. Tra i monitoraggi post operam, la ricerca carcasse. I risultati del monitoraggio sono fondamentali per affinare la progettazione e la definizione del lay-out dell’impianto. Se uno o più rilevamenti del monitoraggio mettono in evidenza fattori critici (per esempio, passaggio migratorio o roost nelle vicinanze), il progetto non prosegue.

 logo-Osservatorio-avifauna  FERA partecipa all‘Osservatorio Nazionale Eolico e Fauna istituito da ANEV (Associazione Nazionale Energia del Vento) e ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale). Obiettivo dell’Osservatorio, rafforzare la tutela ambientale
e al tempo stesso promuovere uno sviluppo di impianti eolici sul territorio italiano che sia attento alla conservazione della biodiversità
 (dal sito di ANEV).

 

FLORA

Contestualmente ai monitoraggi avifaunistici, l’area viene analizzata anche nella componente vegetazionale floristica. Questi studi sono propedeutici a organizzare il piano di ripristino ambientale.

 

 

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